top of page

SALA SANTA MARTA

FTAPPARO SANTAMARTA.jpg

Nella seconda metà del Quattrocento la confraternita di Santa Marta, un sodalizio  di disciplinanti istituito nel 1460, eresse l’omonima chiesa, che fu poi riedificata verso la fine del Cinquecento.

A destra dell’ingresso venne costruito un oratorio, utilizzato da confratelli che si riunivano nei giorni festivi per la recita dell’ufficio della Beata Maria Vergine, e dove si conservavano le suppellettili sacre e i paramenti ecclesiastici.

Modifiche e aggiunte successive modificarono l’intera struttura, assegnandole l’aspetto barocco ancora visibile: la facciata, nelle sue linee essenziali, è rimasta quella della metà del Seicento, ornata con otto colonne, quattro superiori e quattro inferiori. L’oratorio ha conservato nella parte centrale un piccolo tiburio quadrangolare sovrastato da una volta a crociera, probabilmente la stessa descritta dal vescovo Asinari durante la visita pastorale compiuta nel 1651.

I documenti storici testimoniano come l’interno del complesso devozionale fosse riccamente adornato, sia negli altari della chiesa che nel contiguo oratorio. Degli arredi e delle pitture restano attualmente solo i resti di un altare, oltre alle tracce degli affreschi del presbiterio e di alcune lunette nelle pareti laterali dell’oratorio.

Il luogo sacro, definitivamente chiuso al culto dopo la seconda guerra mondiale, è stato acquistato per una somma simbolica dal Comune di Ivrea, che ha restaurato l’edificio adibendone i locali a sala espositiva e conferenze.

Da segnalare che l’originale porta barocca della chiesa si trova ora collocata all’ingresso della chiesa parrocchiale di San Bernardo di Ivrea.

 

Per l'utilizzo della sala clicca qui:

https://www.comune.ivrea.to.it/entra-in-comune/la-struttura-organizzativa/procedimenti/item/utilizzo-sala-santa-marta-e-sinagoga.html

bottom of page