CASTELLO DI IVREA

L'imponente Castello di Ivrea fu soprannominato da Giosuè Carducci castello “dalle rossi torri” nella sua ode Piemonte:
“Ivrea la bella che le rosse torri
specchia sognando a la cerulea Dora
nel largo seno, fosca intorno è l'ombra
di re Arduino”.
Il Castello fu costruito nel 1358 per volere di Amedeo VI di Savoia, soprannominato il Conte Verde, perché questo era il colore che prediligeva per sé e la sua corte. Venne innalzato quale simbolo del dominio sabaudo su Ivrea e Canavese, per scopi soprattutto difensivi: sorge in posizione strategica sull’altura che domina la città, vicino alla cattedrale e al palazzo vescovile. Il lato nord-ovest domina l’imbocco con la Valle d’Aosta e affaccia su una zona pianeggiante (l’attuale area del mercato) occupata, nel medioevo, dal lago di città, una valida difesa naturale.
Il complesso presenta una pianta trapezoidale con torri merlate alte 34 m, eccetto quella che nel 1676 venne parzialmente distrutta dall’esplosione, causata da un fulmine, delle munizioni custodite al suo interno.
Lungo il perimetro delle mura un ampio fossato garantiva una buona protezione e l’accesso era consentito solo dal ponte levatoio, mentre dall’alto le caditoie, ancora ben individuabili su alcuni lati, assicuravano la possibilità di gettare pietre e liquidi bollenti sugli assalitori. Sulla facciata principale è visibile una bifora con incisi i due stemmi Savoia, così come sulle altre aperture sono presenti le inferriate a maglie legate di tipo savoiardo.
Sensibilmente modificato negli anni successivi, dal 1750 al 1970 l’intera struttura è stata usata come carcere ed è stata completamente spogliata di tutti i preziosi arredi interni.
Dopo un lungo periodo di chiusura, nel corso del quale sono stati realizzati importanti interventi di restauro da parte del Comune di Ivrea – proprietario del bene – è nuovamente possibile scoprirne vicende e curiosità attraverso una visita guidata che consente di esplorare il grande cortile, alcune delle celle risalenti al periodo in cui il Castello fu adibito a carcere e di salire sui camminamenti di ronda, finora mai aperti al pubblico.
Dall’alto si può ammirare uno splendido panorama sulla città, sull’Anfiteatro Morenico eporediese e far correre lo sguardo dal Canavese fino all’imbocco della Valle d’Aosta.
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L'accesso al castello è possibile partecipando alle visite guidate a cura di Kalatà: https://kalata.it/esperienza/castello-di-ivrea/